Brodus Clay racconta alcuni retroscena di WrestleMania 29

**Jericho Y2J** Sab 22 Giu 2013, 13:54

BRODUS CLAY è stato intervistato da Arda Ocal e ha rivelato alcuni retroscena su WrestleMania 29, in particolare sul suo match estromesso all’ultimo dalla card dell’evento:

“Mi sono cambiato molto presto. Avevo anche degli stivali nuovi. In più io e Tensai eravamo pronti ad inaugurare un particolare vestito di scena. Ci eravamo fatti confezionare delle giacche che ci avrebbero dato un look molto gangster. Tensai avrebbe indossato anche un cappello malgrado la sua testa enorme. Per farlo su misura abbiamo girato quattro posti diversi. Per simboleggiare l’unità della squadra io avrei invece portato sul volto alcuni tatuaggi simili a quelli di Sweet T. Eravamo gasati e pronti ma ogni match che si concludeva sembrava lasciare sempre meno spazio allo show. Io non ci feci molto caso, si stava nella gorilla position quando il boss ci informò con gentilezza che per esigenze di tempo il nostro match era stato tagliato. Fui devastato da quelle parole. Deluso, un po’ incazzato, un pò triste. Tante emozioni insieme. Avevo lavorato tutto l’anno per quella opportunità e vedersela sfumare sotto agli occhi fu frustrante.

Sono stato uno degli ultimi a lasciare lo stadio. Ci ho messo un’eternità nel rifare le valigie. Ero praticamente da solo e attorno sentivo i canti di alcuni fan che suggerivano come fossi stato fregato. Erano dei tifosi un po’ allegri che si godevano la nottata. Io però ne trassi un messaggio negativo, così come leggendo le opinioni su twitter. Però dissi tra me e me: il funkosauro è un personaggio positivo che piace principalmente ai bambini, devo tramutare quanto accaduto per dimostrare che nella vita devi saper accettare una sconfitta e ripartire con grinta senza fossilizzarti sulla parte dolorosa di quanto ti è successo.

Sì, essere fuori da WrestleMania mi fece male. Ma ho deciso di renderla un’esperienza dalla quale imparare e sulla quale costruire. Ho dunque invitato i fan a condividere le loro storie di riscatto e sono stato sommerso dal responso. Da chi voleva dimagrire a chi voleva cambiare lavoro, da chi desiderava diventare un figlio migliore a chi voleva terminare gli studi. E’ stato un bel modo per confrontarmi con i tifosi e per capirli meglio. A volte ci dimentichiamo di quanta gente ci aspetta per farsi una risata o per vivere un’emozione che mettano in secondo piano i problemi della vita.

Sono lieto che il mio modo di fare sia piaciuto a molti, ad esempio a Triple H. Lui è un vero uomo. Mi ha stretto la mano e ha detto che ci vogliono le palle per reagire come ho fatto io. Lo stesso hanno fatto altri lottatori”.