Ryback rivela i suoi sogni da bambino
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Ryback rivela i suoi sogni da bambino
RYBACK è stato intervistato da Brian Soscia.
Ecco l’adattamento in italiano di alcuni passaggi chiave:
Quando hai deciso di diventare un lottatore?
Sono sempre stato un fan. E ho desiderato diventare un wrestler dall’età di 13 anni. Il primo show live lo vidi attorno ai cinque o sei anni. Nel main event c’erano Hulk Hogan ed Andrè the Giant. Ma ricordo solo quel vestito giallo e quella uniforme nera. Ero troppo giovane per tenere tutto a mente. A 13 anni però vinsi dei biglietti di prima fila, fui condotto nel backstage e addirittura feci da addetto ospite alla campana. Mi diedero anche un sacco di merchandising WWE. Ce l’ho ancora, insieme al martelletto che utilizzai quella sera. Credo che oggi non lo usino più. Ecco, in quell’istante ho capito ciò che volevo fare da grande. Volevo diventare una superstar WWE. Non sapevo come, nè immaginavo la strada da prendere. Per fortuna le cose sono andate per il verso giusto.
Da bambino come immaginavi il tuo personaggio da portare nel ring?
Prima dei 12 anni non avevo mai toccato un peso. Eppure avevo dei bicipiti mostruosi e quando li mostravo si formava un buco enorme negli avambracci. I muscoli di quest’ultima zona erano semplicemente anormali. Per questo mi sono sempre immaginato come un mostro della genetica pronto a spaccare tutto. Beh, non necessariamente pelato. E’ un po’ strano pensare a se stessi così quando sei un ragazzino, però è la verità. Alla fine sono diventato molto simile a quello che avevo in mente.
Ecco l’adattamento in italiano di alcuni passaggi chiave:
Quando hai deciso di diventare un lottatore?
Sono sempre stato un fan. E ho desiderato diventare un wrestler dall’età di 13 anni. Il primo show live lo vidi attorno ai cinque o sei anni. Nel main event c’erano Hulk Hogan ed Andrè the Giant. Ma ricordo solo quel vestito giallo e quella uniforme nera. Ero troppo giovane per tenere tutto a mente. A 13 anni però vinsi dei biglietti di prima fila, fui condotto nel backstage e addirittura feci da addetto ospite alla campana. Mi diedero anche un sacco di merchandising WWE. Ce l’ho ancora, insieme al martelletto che utilizzai quella sera. Credo che oggi non lo usino più. Ecco, in quell’istante ho capito ciò che volevo fare da grande. Volevo diventare una superstar WWE. Non sapevo come, nè immaginavo la strada da prendere. Per fortuna le cose sono andate per il verso giusto.
Da bambino come immaginavi il tuo personaggio da portare nel ring?
Prima dei 12 anni non avevo mai toccato un peso. Eppure avevo dei bicipiti mostruosi e quando li mostravo si formava un buco enorme negli avambracci. I muscoli di quest’ultima zona erano semplicemente anormali. Per questo mi sono sempre immaginato come un mostro della genetica pronto a spaccare tutto. Beh, non necessariamente pelato. E’ un po’ strano pensare a se stessi così quando sei un ragazzino, però è la verità. Alla fine sono diventato molto simile a quello che avevo in mente.
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