CM Punk commenta l'attacco subito da Randy Orton

**Alberto 87** Dom 11 Ago 2013, 11:54

CM Punk è stato recentemente intervistato da Pete Rosenberg durante la sua trasmissione radio. Ecco alcuni estratti dell'intervista:

Se sia in qualche modo intimidito dal lavorare con Brock Lesnar:

"Sarei probabilmente un bugiardo se dicessi di no, ma non credo che Brock sia pericoloso o qualcosa del genere. Semplicemente aggiunge al gioco un personaggio diverso e aspetti differenti. Mi piace. Penso di essere uno di quei tipi che a volte necessita di un po' di incoraggiamento e di sprone per dare il meglio di me. Lotti così spesso e sei on the road per così tanti giorni e hai così tanti match. Penso che questo non finirà per essere solo un altro match".

Cosa pensa dell'incidente dell'attacco del fan subito da Randy Orton:

"La mia prima reazione è stata di rabbia, perché mai qualcuno vorrebbe fare qualcosa del genere? Molta gente crede che io stia paragonando due questioni non molto simili, ma onestamente la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quando spararono a Dimebag Darrell sul palco. Cosa sarebbe successo se quel tipo avesse avuto un coltello? O una pistola? Non lo sappiamo ed è una cosa rivoltante pensare che qualcuno voglia fare una cosa del genere. Per me la security non ha sbagliato perché se qualcuno vuole fare qualcosa di così stupido c'è la possibilità che ci riesca se è così metodico. È rivoltante. È rivoltante in quanto performer che questa è ancora una delle cose di cui dobbiamo preoccuparci piuttosto che provare ad intrattenere tutti".

Come avrebbe gestito l'attacco del fan:

"Non so come l'avrei gestito. È una di quella cose che non sai finché non finisci in quella situazione".

Cosa pensa del recente comportamento razzista di Riley Cooper (un giocatore di football NFL dei Philadelphia Eagles, di recente al centro di alcune polemiche per aver chiamato "negri" dei buttafuori ad un concerto di Kenny Chesney - ndr):

Credo che molti dei suoi compagni di squadra, giustamente, abbiano perso molto rispetto per lui. Io, ad esempio, non rispetto nessuno che ascolti Kenny Chesney prima di tutto [ride]. Scherzavo. Scusate, dovevo provare ad alleggerire i toni perché è un argomento serio. Non so nemmeno se definire stupido ciò che ha fatto gli renderebbe pienamente giustizia. Sarà onesto, non ho visto il video ma so che ha detto la parola con la N. Credo fermamente che non esistano parolacce, esistono solo le cattive intenzioni, ma quella è una di quelle parole che sinceramente, se sei un bianco, non usi".

"Dio, potrei parlare di questo e probabilmente finirei nei guai lo stesso, perché quando dico che non bisogna dire una cosa del genere in pubblico non significa nemmeno che tu possa correre intorno alla tua cosa gridando la parola con la N. È un argomento supersensibile e per me è come l'aborto. Non credo che un branco di cinquantenni con i capelli bianchi possa prendere decisioni su ciò che una donna possa o non possa fare con il suo corpo. Sono un bianco. Non riesco davvero a relazionarmi alla parola con la N e ad un sacco di roba razzista. Per me è uno di quegli argomenti sui quali non posso commentare perché qualcuno potrebbe dirmi che non ne so abbastanza e avrebbe ragione, non ne so abbastanza".