Hulk Hogan parla di Andre The Giant, il suo personaggio Hollywood e altro

**Ryback "Rules"** Dom 15 Dic 2013, 12:02

HULK HOGAN è stato intervistato da Brian Finger per conto della MSG network. Ecco i punti più interessanti:

Sul nome di Hulk Hogan:

“Il nome è tutto. Anche quando non ci sarò più esso vivrà per molto tempo ancora e rimarrà nei libri di storia. Se parli di wrestling parli di Hulk Hogan. Il nome è così potente che non potrai mai distruggere l’uomo in se.”

Come è entrato nel mondo del pro wrestling:

“Da piccolo ero un grande fan del wrestling, il numero uno, e sono cresciuto proprio a Tampa, la città da cui provengono alcuni dei migliori lottatori e dove aveva sede la Florida Championship Wrestling.

Suonavo in una band per guadagnarmi da vivere e un giorno, durante un concerto in un locale, un gruppo di wrestler si siede al tavolo di fronte al palcoscenico. Ebbi modo di conoscerli e dopo un po’ di fatica trovai il coraggio di dire “hei, mi piace molto il wrestling e mi piacerebbe provare”.

“Certo ragazzo, -mi risposero- ti aspettiamo domani in palestra per un provino”. Mi ruppi una gamba durante la prima sessione di allenamento e fui costretto ad uno stop di quattro mesi. Guarito del tutto tornai in palestra più carico di prima e con un taglio di capelli più corto.”

Su ANDRE THE GIANT:

“Ogni volta che affrontavo Andre ero spaventato a morte. Speravo che si sarebbe comportato bene e che sarebbe stato di buon umore.

Mi manca molto… abbiamo passato molto tempo insieme e quando iniziammo ad andare d’accordo (ci sono voluti circa sette anni prima che smettesse di picchiarmi tutto il tempo) abbiamo passato dei fantastici momenti. Ma quando vieni schiacciato da un piede come il suo, stai certo che fa parecchio male”.

Su “Hollywood” Hulk Hogan:

“Mi è piaciuto essere un cattivo ragazzo sul ring ma preferisco di gran lunga essere buono. Quando interpreti il ruolo del malvagio non puoi scattare foto, firmare autografi o avere un bel rapporto coi fan, è stato duro per me. Non ho però sempre rispettato il personaggio, quindi non sono stato il vero cattivo ragazzo che sarei dovuto essere.”